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GIARDINO DELLE GIUSTE E DEI GIUSTI

Un albero per ogni persona che

ha scelto il bene

a.s. 2021 / 2022

Donne per l’Europa

Che cosa unisce l’ebrea berlinese Ursula Hirschmann, che ha sempre sostenuto, come Brecht, di aver cambiato “più frontiere che scarpe” con la professoressa di matematica e fisica Ada Rossi? La risposta è semplice: l’Europa. Entrambe hanno infatti investito gran parte della loro esistenza nella costruzione di un’Europa unita e in pace; un’Europa del pensiero, delle idee, della visione e della realtà. Pur partendo da storie, paesi e sensibilità differenti, entrambe hanno creduto in un’Europa accogliente, plurilingue e multiculturale, non timorosa delle diversità ma capace di integrarle e di arricchirsene. Ed entrambe, per le loro convinzioni europeiste e pacifiste molte hanno pagato un alto prezzo personale: Ursula Hirschmann ha conosciuto l’esilio e Ada Rossi è stata inviata al confino per la sua attività antifascista.

A loro è dedicato il primo albero del nostro Giardino dei Giusti

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Ada Rossi ((1899 –1993)

“Non uno stato unico, come la pensava forse Napoleone e prima ancora Carlo Magno, ma una federazione di stati con il proprio carattere, con le proprie leggi individuali, una federazione in cui ognuno avrebbe rinunciato a una parte della propria sovranità, per darla a questo nuovo stato che è la grande Europa”

 

Ada Rossi è stata una donna laica con una fisionomia intellettuale e politica tenace, forte e autonoma, che emerge con tanta vitalità nel suo impegno come insegnante, partigiana e convinta europeista. È sempre stata un soggetto attivo e protagonista della propria vita, senza mai vivere di luce riflessa, svolgendo importanti compiti di propaganda, collegamento e formazione politica dei giovani anche senza l’appoggio del marito. Ada trasmette lezioni di antifascismo ai giovani poi divenuti protagonisti della resistenza bergamasca.

Per una biografia di Ada Rossi  (link al documento pdf)

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Ursula Hirschmann (1913 –1991)

“Noi déracinés dell’Europa che abbiamo «cambiato più volte di frontiera che di scarpe» – come dice Brecht, questo re dei deraciné - anche noi non abbiamo altro da perdere che le nostre catene in un’Eu-ropa unita e perciò siamo federalisti”

 

Ursula Hirschmann non soltanto è stata una delle “Madri fondatrici dell’Europa”. E prima ancora ha portato avanti la Resistenza europea contro la dittatura nazi-fascista, promuovendo un progetto rivoluzionario che guardava ad un’Europa libera e unita. Una donna che, insieme ad altre, ha segnato la via dell’antifascismo e dell’europeismo in un passaggio cruciale del nostro passato più recente e che del pensiero federalista ha fatto il credo di tutta una vita impegnata in politica e che, in questa Europa travagliata da sovranismi e nuove insidie nazionaliste, vale la pena rivivere.

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